Corso LCA – Scheda di dettaglio e Programma


LIFE CYCLE ASSESSMENT PER L’ECONOMIA CIRCOLARE

Valutazione di sostenibilità ambientale secondo un approccio di ciclo di vita 

 

Obiettivi formativi del Corso 

Il corso promuove conoscenze e competenze specifiche nel campo ambientale e descrive metodologie e approcci innovativi in grado di valutare i potenziali impatti ambientali legati a processi produttivi in un’ottica di ciclo di vita. Momento conclusivo del corso è l’introduzione ai concetti base della certificazione ambientale e ai suoi risvolti lavorativi.

Il corsista potrà acquisire la capacità di

  1. valutare un processo produttivo e la sua dipendenza dall’acquisizione delle risorse;
  2. individuare gli impatti più significativi sul territorio e sulla scala globale, comprenderne le cause e identificare possibili soluzioni;
  3. valutare la qualità dei dati a disposizione, l’attendibilità delle fonti, l’incertezza del risultato in dipendenza della qualità dei dati in ingresso ed infine la sensibilità del risultato stesso a eventuali modifiche delle risorse utilizzate o di alcune fasi del processo stesso;
  4. applicare i concetti acquisiti a diversi casi studio e per diverse finalità.

Programma del corso 

PARTE I: Concetti di background (5 ore)

  • Introduzione al concetto di Economia Circolare: nuovi modelli economici per la sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali.
  • Sviluppo, implementazione e diffusione di sistemi di uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli.
  • Progettazione e gestione di processi e prodotti secondo l’approccio Life Cycle Thinking.
  • Ecodesign: importanza della fase di progettazione nel funzionamento, nell’efficienza, nella scelta dei materiali, nello smaltimento finale.
  • Ecologia e simbiosi industriale
  • Sviluppo, implementazione e diffusione di sistemi di valutazione della sostenibilità ambientale.

PARTE II: La teoria (5 ore)

  • Introduzione all’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment – LCA) come metodo per la valutazione degli impatti ambientali di processi, prodotti e/o servizi.
  • Struttura di una LCA nelle quattro fasi standardizzate secondo UNI EN ISO 14040/2006 e 14044/2006:
  1. Prima fase – Definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione dello studio: selezione dell’unità funzionale e dei confini del sistema. Il problema dell’allocazione: allocazione proporzionale a caratteristiche fisiche dell’unità funzionale o del prodotto, allocazione economica, come evitare l’allocazione mediante espansione dei confini del sistema.
  2. Seconda fase – Analisi di inventario. Individuazione dei prodotti e coprodotti. Individuazione degli scarti non riciclabili o riutilizzabili e valutazione dei costi per lo smaltimento. Individuazione dei materiali ancora potenzialmente utilizzabili e valutazione dei costi per il loro riutilizzo. Ripartizione dei costi di produzione e di smaltimento dei rifiuti tra prodotti e coprodotti. Ammortamento dei costi energetici, materiali ed ambientali relativi a prodotti con vita media superiore alla durata del processo. Banche dati: trattamento dei dati, dati primari, secondari e terziari. Fine vita di un prodotto: raccolta, riuso, riciclo, smaltimento. Impatti evitati.
  3. Terza fase – Analisi degli impatti ambientali. Definizione di “impatto” e di “categoria di impatto”. Principali categorie considerate in una LCA. Classificazione degli impatti, caratterizzazione, normalizzazione, pesatura.
  4. Quarta fase – Interpretazione dei risultati e proposte di miglioramento (riuso e riciclo, scambio di risorse, aumento dell’efficienza e riduzione degli sprechi, modifiche di processo, utilizzo di fonti energetiche e di materiali rinnovabili, riduzione delle distanze di trasporto).

PARTE III: La pratica (10 ore)

  • Discussione di alcuni casi studio LCA disponibili.
  • Software commerciali e open source disponibili. Database. Installazione del software dalla rete sul computer personale.
  • Implementazione di casi studio esemplificativi attraverso l’ausilio di software open sources (per esempio, OpenLCA).
  • Certificazioni ambientali: etichette ambientali di prodotto (Etichette tipo I, II e III), impronta ambientale di prodotto (PEF), impronta ambientale delle organizzazioni (OEF).

Cos’è la LCA (Life Cycle Assessment)

L’analisi LCA analizza il ciclo di vita di un prodotto o di un servizio.

Ogni oggetto, prodotto, evento, attività e processo comportano l’estrazione e l’utilizzo di materie prime, l’utilizzo di risorse ed energia, il trasporto, lo stoccaggio, generando impatti ambientali come le emissioni di CO2, il gas responsabile delle alterazioni dell’atmosfera e del cambiamento climatico.

L’approccio innovativo della LCA consiste nel valutare tutte le fasi di processo come correlate e interdipendenti, e di calcolarne l’impatto ambientale.

L’analisi di prodotto / servizio va svolta per l’intero ciclo di vita ed attraverso gli studi di LCA è possibile comprendere:

  • quante risorse energetiche e materiali sono state impiegate per la produzione, dall’estrazione delle materie prime ai trasporti;
  • quanta energia e quanti materiali sono necessari durante le fasi di uso e di manutenzione;
  • il costo ambientale del riutilizzo / riciclo o smaltimento;
  • individuare gli hotspot di processo e suggerire strategie di miglioramento al fine di ridurre impatti ed emissioni.

Intraprendere uno studio di LCA significa analizzare la storia di un prodotto o di un processo in tutte le sue fasi, descrivendone le prestazioni energetiche e ambientali attraverso appositi modelli operativi.

L’approccio LCA si affida a una varietà di competenze di natura tecnica, scientifica, ingegneristica, economica e normativa.

Si parte dal progetto per continuare nello studio e nella valutazione di materiali, tecnologie, logistica e smaltimento, verso la ricerca di soluzioni progettuali operative finalizzate alla massima ecocompatibilità.

La LCA rappresenta un supporto fondamentale allo sviluppo di schemi di etichettatura ambientale, alla definizione dei criteri ambientali di riferimento per un dato gruppo di prodotti, per strumenti quali (i) l’impronta ambientale di prodotto (PEF – Product Environmental Footprint) e di organizzazione (OEF – Organization Environmental Footprint)  e  (ii) la carbon footprint, strumenti ideati per poter rendere i risultati delle analisi facilmente rappresentabili e comparabili.

La LCA ha numerose applicazioni per lo sviluppo ed il miglioramento di prodotti e processi, marketing ambientale, pianificazione strategica attraverso un corretto ecodesign, attuazione di politiche pubbliche, green procurement, sviluppo di best available techniques in diversi settori della produzione aziendale.

La LCA rappresenta un supporto fondamentale allo sviluppo di schemi di Etichettatura Ambientale. Sia nella definizione dei criteri ambientali di riferimento per un dato gruppo di prodotti (etichette ecologiche di tipo I: Ecolabel) che come principale strumento atto ad ottenere una Dichiarazione Ambientale di Prodotto DAP (etichetta ecologica di tipo III).

Le sue applicazioni, quindi, sono numerose:

  • Sviluppo e Miglioramento di prodotti/processi;
  • Marketing Ambientale;
  • Pianificazione strategica;
  • Attuazione di Politiche Pubbliche di sostenibilità;
  • Ecodesign

La regolamentazione

A livello europeo è riconosciuta l’importanza strategica dell’adozione della metodologia LCA come strumento di base e scientificamente adatto all’identificazione di aspetti ambientali significativi. La LCA è regolamentata dalle norme ISO 14040-14044 del 2006.

Si tratta di norme che prevedono

  • La definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione dell’analisi,
  • La compilazione di un inventario degli input e degli output di un determinato sistema,
  • La valutazione del potenziale impatto ambientale correlato a tali input ed output,
  • L’interpretazione dei risultati.

UTILITA’ DEL CORSO

  • OPPORTUNITA’ CHE IL CORSO AIUTA A COGLIERE:

Il corso intende promuovere conoscenze e competenze specifiche nel campo ambientale e diffondere metodologie ed approcci innovativi in grado di valutare i potenziali impatti ambientali legati a processi produttivi in un’ottica di ciclo di vita. In particolare, per la sua valenza scientifica e tecnologica, la metodologia dell’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment o LCA) può essere applicata a tutti i settori ed è indispensabile per lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie innovative. Quindi una formazione di base su tale metodologia è necessaria per tutte quelle imprese pubbliche e private, che non solo sono sensibili alla qualità ambientale, ma che vogliono anche raggiungere obiettivi strategici e di green marketing attraverso etichette ambientali fondate sul LCA e perseguire i principi dell’economia circolare come opportunità per creare nuovi modelli di impresa.

  • PROBLEMA CHE AIUTA A RISOLVERE:

Le mutazioni climatiche globali, il prelievo annuo di risorse maggiore rispetto alla capacità di rigenerazione della biosfera e l’inquinamento ambientale, legato all’enorme quantità di rifiuti prodotti e smaltiti non sempre in modo carretto, sono il risultato del modo di vivere e delle tecnologie che caratterizzano i nostri tempi. Per conseguire una sostenibilità a lungo termine, riducendo al minimo i danni e ripristinando gli ecosistemi cruciali, ambiente, clima, economia e società vanno considerati come parti inscindibili della stessa entità. Il primo passo è la transizione dei sistemi di consumo e produzione verso modelli innovativi che prevedano un uso efficiente delle risorse e la gestione corretta del fine vita dei prodotti. Un approccio basato sul ciclo di vita consente di definire i rischi e le opportunità ambientali di un prodotto o di un processo, considerandone gli effetti ambientali sul lungo periodo, evitando di prendere decisioni i cui effetti vengono valutati solo a breve termine tralasciando gli impatti che possono realizzarsi nel tempo e soprattutto evitando che scelte progettuali che attenuano un determinato impatto ambientale causino altri inaspettati danni ambientali, spostando i problemi da una fase all’altra del ciclo di vita o da una tipologia di impatto ad un’altra.


A CHI SI RIVOLGE IL CORSO

  • Destinatari:

Il corso si rivolge a diplomati e laureati che vogliano intraprendere una carriera nella consulenza ambientale strategica e a tutti gli imprenditori e manager che vogliano integrare le loro competenze e dare valore alle proprie imprese attraverso nuovi modelli circolari e sostenibili, facendo della variabile ambiente un elemento vincente per la competitività dell’azienda.

  • Cosa apprenderai:

Il corsista potrà: (i) acquisire la capacità di valutare un processo produttivo dal punto di vista ambientale; (ii) individuare gli impatti più significativi sul territorio e sulla scala globale, comprenderne le cause e identificare possibili soluzioni; (iii) acquisire la capacità di valutare la qualità dei dati a disposizione, l’attendibilità delle fonti, l’incertezza del risultato in dipendenza della qualità dei dati in ingresso; (iv) applicare i concetti acquisiti a diversi casi studio e per diverse finalità.

  • Come potrai utilizzare le competenze che svilupperai:

Le competenze sviluppate forniscono una base per (i) l’applicazione della metodologia LCA per il calcolo dei danni ambientali di prodotti, processi e servizi; (ii) attività di consulenza e supporto tecnico per ottenere certificazioni ambientali; (iii) elaborazione di analisi ambientali iniziali, report ambientali e bilanci di sostenibilità.


DOCENTI

Gabriella Fiorentino – Direttore didattico del Corso

Laureata con lode in Scienze Ambientali presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope nel 2002, consegue il titolo di dottore di ricerca in Valorizzazione e Gestione delle Risorse Agro-forestali presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II nel 2006. Dal 2008 borsista e assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università di Napoli Parthenope.

Dal 2019 ricercatrice a tempo indeterminato presso il Centro Ricerche ENEA di Portici (NA). I principali interessi di ricerca da sempre vertono sulla valorizzazione e l’uso sostenibile delle risorse, secondo diverse prospettive. L’approccio iniziale ha riguardato la valorizzazione sia delle risorse naturali sia dei materiali di scarto attraverso sperimentazioni su scala di laboratorio, per poi passare negli ultimi anni ad una visione più ampia attraverso un approccio di tipo olistico come quello dell’Analisi del Ciclo di Vita e lo sviluppo di modelli di Economia Circolare. In particolare, l’attività di ricerca più recente si è incentrata sulla valutazione della sostenibilità ambientale delle bioraffinerie e di sistemi di produzione alternativi a quelli fossili, attraverso la produzione di molecole ad alto valore aggiunto da substrati residuali, nell’ottica di un uso efficiente della risorsa biomassa per una diminuzione degli impatti ambientali generati. Collabora all’organizzazione, alla stesura ed allo svolgimento di progetti di ricerca in ambito internazionale. È autrice di numerose pubblicazioni su riviste sia nazionali che internazionali e responsabile di incarichi didattici e di tutoraggio per studenti di laurea e di dottorato.

Amalia Zucaro – Docente

Laureata con lode in Scienze Ambientali presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope nel 2004, consegue il titolo di dottore di ricerca in Environment, Resources and Sustainable Development presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope nel 2011. Dal 2019 ricercatrice a tempo indeterminato presso il Centro Ricerche ENEA di Portici (NA). I suoi principali interessi di ricerca riguardano la valorizzazione e l’uso sostenibile delle risorse, attraverso un approccio integrato, olistico, circolare, multidisciplinare, multi-criterio basto sull’applicazione dei principi del Life Cycle Thinking. In particolare, l’attività di ricerca più recente si è incentrata sulla valutazione della sostenibilità ambientale  e sull’uso e la gestione efficiente delle risorse al fine di integrare diverse strategie verso la chiusura dei cicli sia a livello urbano e/o territoriale che a livello di processo o di prodotto con un particolare focus sulla valutazione della sostenibilità ambientale (LCA) delle  fonti di energia rinnovabile, delle bioenergie e delle diverse catene di approvvigionamento e conversione delle biomasse. Collabora all’organizzazione, alla stesura ed allo svolgimento di progetti di ricerca in ambito internazionale. È autrice di numerose pubblicazioni su riviste sia nazionali che internazionali.

-> Scheda di sintesi del Corso
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